Fotovoltaico. Come produrre energia solare… al buio!

Che il fotovoltaico abbia trovato maggior consenso al giorno d’oggi, è ormai assodato.

Ancor di più, poi, dal momento che gli imprenditori sono sempre più sensibili alle tematiche energetiche aziendali.

A fronte di un primo investimento, è possibile riscontrare risultati importanti: taglio dei costi ed incremento degli utili.

Ma come funziona un impianto fotovoltaico?

Ogni impianto fotovoltaico, come ben sai, è costituito da più moduli fotovoltaici: il loro compito è quello di catturare e assorbire l’energia solare per poi trasformarla in energia elettrica attraverso il cervello dell’intero impianto, gli inverter.

Gli impianti possono poi esser suddivisi in:

  • Impianti ad isola, indipendenti dalla rete, trasformano l’energia che può essere utilizzata immediatamente o accumulata nelle batterie;
  • Impianti connessi in rete: questi impianti possono immettere in rete tutta l’energia elettrica che non viene assorbita. 

Quelli più diffusi sono proprio questi ultimi che funzionano in modo conveniente. L’utenza consuma l’energia che l’impianto produce nelle ore diurne, mentre quando le giornate sono buie e la luce non c’è o non è abbastanza – quindi, nella situazione in cui le attività richiedono più energia di quanta può fornirgliene l’impianto – è la rete elettrica nazionale che garantisce l’approvvigionamento dell’energia elettrica necessaria. E viceversa, quando l’impianto produce più energia di quella richiesta dalle imprese, l’energia in più viene immessa in rete.

Nonostante non ci siano più dubbi sul funzionamento di un impianto fotovoltaico e sulla sua grande affidabilità, sono molti ancora gli imprenditori che credono che “senza sole” l’impianto fotovoltaico non funzioni.

Nelle giornate più buie, grigie, uggiose – come ad esempio quelle invernali, ma non solo – l’impianto fotovoltaico continua eccome a fare il suo lavoro.

Esatto!

Quando il sole non c’è, in caso piova o ci sia nebbia, gli impianti continuano a funzionare.

Com’è possibile?

Per spiegarlo abbiamo bisogno di introdurre il concetto di sensibilità dell’impianto, che varia da tipologia a tipologia di impianto.

Ad esempio, le celle fotovoltaiche di ultima generazione offrono un’ottima resa energetica anche nelle giornate in cui il sole non fa nemmeno capolino tra le nuvole grigie e pregne di pioggia, proprio come quelle della settimana da qualche giorno conclusa.

Per gli altri tipi di impianti invece la resa, diminuisce fino ad azzerarsi.

Nonostante la resa bassa, però, possiamo sicuramente affermare con prove certe, che non è assolutamente vero che un impianto fotovoltaico non lavora quando c’è mal tempo.

Anche perché il sole c’è sempre, anche se è nascosto. Il suo lavoro lui lo fa comunque anche con un’intensità minore, raggiungendo comunque l’impianto e quindi l’attività.

 

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