Energia elettrica: cosa è successo nel 2019 e cosa succederà nel 2020

A causa dell’aumento del prezzo del carbone fossile e delle regole europee relative alle quote di emissione CO2,

i prezzi fornitura di energia elettrica riferiti all’anno solare 2019 hanno confermato il trend di crescita dell’anno precedente. 

Ciò è dovuto anche alla dipendenza di notevole rilevanza che i costi energetici hanno in relazione al prezzo del combustibile delle centrali di produzione dell’energia elettrica. 

Ma vediamo nel dettaglio che cosa è successo nei mesi del 2019, ormai concluso da quindici giorni.

L’approvazione della Riforma del Sistema di Quote di Emissione ha istituito nuove regole per invertire il senso di marcia degli investimenti e orientarli alle basse emissioni di CO2, negli anni 2021-2030.

Conseguenza di quanto appena detto è la diminuzione dei permessi a disposizione, contrariamente ai prezzi che subiscono un rialzo

Proprio per questo, al netto dello studio dei principali indicatori statistici relativi all’andamento della Borsa Elettrica Italiana, i prezzi dell’energia elettrica in generale hanno registrato una diminuzione dei prezzi sui mercati

La causa è riconducibile alle sempre più presenti energie rinnovabili nello scenario attuale. 

Nonostante i valori oscillanti durante tutto l’anno scorso, con un delta significativo nei mesi estivi, non vi è stata contrazione della domanda; la situazione quindi può dirsi complessivamente analoga a quella avuta nel 2018. 

Ad esempio, si è registrato un incremento del 3,1% in luglio, una leggera flessione in agosto e stabilità a partire da settembre.

Quale sarà invece lo scenario elettrico per il 2020?

Una delle tante risposte a questa domanda nei primi giorni del 2020 è stata fornita dal PAN (Piano di Azione per le Energie Rinnovabili) dal quale emerge uno scenario green che coniuga la riduzione dei consumi finali elettrici con l’incremento della produzione da rinnovabili

Più precisamente, stime e previsioni relative al solare – fotovoltaico delineano per questo nuovo anno 3 possibili scenari: 

  • uno di penetrazione del fotovoltaico del 4%, senza intaccare in alcun modo il sistema elettrico esistente, ma sicuramente promossa da un ampio sostegno politico in Europa, 
  • uno caratterizzato da una crescita accelerata che punta a coprire il 6% del mercato, con conseguenti modifiche (minime) al sistema elettrico esistente, ma anche – o forse soprattutto – una filiera di produzione e distribuzione ottimizzata, 
  • uno che ha per obiettivo una percentuale del 12%, per il quale sono richiesti da un lato una rapida e vasta implementazione dei meccanismi di stoccaggio dell’energia e dall’altro l’utilizzo delle innovative “smart grid” o reti intelligenti. 

In conclusione, possiamo dire che il 2020 è l’anno del fotovoltaico e delle scelte green. 

Più precisamente, il potenziale del fotovoltaico risulta essere molto elevato: in termini numerici e di potenza ciò è riscontrabile nella stimata realizzazione di 15000 GWh.

 

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