I 6 criteri di priorità per gli impianti fotovoltaici di cui gli imprenditori ignorano l’esistenza.

Che siano tornati gli incentivi per il fotovoltaico, con l’approvazione del Decreto Fer 1

da parte della Commissione Europea, ormai è ben assodato.

Per l’entrata in vigore, però, dobbiamo aspettare la pubblicazione del Decreto stesso

sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

 Dal momento in cui ciò accadrà, sarà una guerra all’ultimo sangue per vedersi ricevere gli incentivi di cui tanto si parla.

Ma in che modalità?

 

Come ormai ben sai, il Decreto Fonti Energetiche Rinnovabili va ad incentivare le fonti rinnovabili tra cui sicuramente quella considerata tra le più mature: il fotovoltaico.

Con questo Decreto e la possibilità nuova di ricevere incentivi dallo stato investendo in fotovoltaico è riscoppiato il boom per questa fonte di energia rinnovabile.

Ecco allora che il fotovoltaico torna sulla bocca degli imprenditori che ci avevano già fatto un pensierino su, ma che nel 2013 si son visti chiudere il Quinto ed ultimo Conto Energia e quindi sfumare la possibilità di investire in fotovoltaico e ricevere incentivi tali da pesare meno sul portafoglio aziendale.

È per questo che possiamo dire che l’innovativo Decreto Fer 1 ha riportato davanti agli occhi degli imprenditori che vogliono tagliare i propri costi, ridurre gli sprechi e incrementare gli utili, per essere più performanti e produrre al massimo livello di efficienza, un’opportunità più sicura di realizzare un impianto fotovoltaico per la propria attività.

Facciamo quindi chiarezza sull’incentivazione proposta dal Decreto Fer sugli impianti fotovoltaici.

Lo stesso ha come possibili beneficiari due gruppi di impianti fotovoltaici ovviamente di nuova costruzione:

  1. Gruppo A: gli impianti su edificio o a terra
  2. Gruppo A-2: gli impianti fotovoltaici che sostituiscono coperture in amianto, in un gruppo appositamente pensato.

Da questi sono però da considerarsi esclusi gli impianti realizzati a terra in aree agricole.

Per la richiesta degli incentivi si dovrà aspettare la pubblicazione di 8 procedure distinte; dopo ognuna di esse, nei 30 giorni successivi per la precisione, si avrà la possibilità di inviare la propria domanda.

Per l’invio della domanda occorre:

  1. aver fatto richiesta di connessione all’Ente di Distribuzione e aver ricevuto l’accettazione in via definitiva del preventivo di connessione;
  2. essere in possesso di tutte le autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto;
  3. aver proceduto a registrare l’impianto su Gaudì, sistema informativo di TERNA;
  4. realizzare il proprio impianto esclusivamente con componenti nuovi;
  5. non aver cominciato il lavoro di realizzazione dell’impianto prima della presentazione della domanda.

 

Entro 90 giorni, poi, il GSE formerà la graduatoria degli impianti ammessi all’incentivo, un po’ come avviene di grado in grado per gli studenti delle scuole italiane.

Ma come si entra in graduatoria?

Esistono 6 criteri ai quali gli impianti possono rispondere: se sei tra questi risulterai in graduatoria prima degli altri.

Ma vediamoli nel dettaglio.

I criteri di priorità vengono applicati in ordine gerarchico fino all’esaurimento della graduatoria che ricordiamo non essere soggetta a scorrimento.

Distinguiamo quindi i criteri di priorità per tutti gli impianti fotovoltaici appartenenti al Gruppo A e che quindi non sostituiscono l’amianto da quelli che invece sostituiscono l’amianto, facenti parte del Gruppo A-2.

 

Criteri di priorità Gruppo A:

  1. impianti realizzati su discariche, cave e terreni contaminati (con ripristino ambientale);
  2. impianti dotati di colonnine di ricarica (15% della potenza dell’impianto)
  3. aggregati di impianti (gruppi di impianti che partecipano insieme all’iscrizione al registro);
  4. maggior offerta al ribasso sull’incentivo (max 30%)
  5. minor tariffa spettante;
  6. data della domanda di partecipazione.

 

Criteri di priorità Gruppo A-2:

  1. Impianti realizzati su scuole;
  2. Impianti realizzati su ospedali;
  3. Impianti realizzati su altri edifici pubblici;
  4. Impianti dotati di colonnine di ricarica per almeno il 15% della potenza dell’impianto;
  5. Aggregati di impianti;
  6. Maggior offerta al ribasso sull’incentivo (max 30%);
  7. Minor tariffa spettante;
  8. Data della domanda di partecipazione.

 

Rientri o vorresti rientrare in una di queste categorie?

Che aspetti?

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